#IORESTOACASA

21 marzo 2020, oggi qui in terra è primavera, qui in cielo è primavera.

#iorestoacasa
è lo slogan del momento, di un momento triste e nero che sta durando più del previsto.

Restiamo a casa, al sicuro tra le nostre mura domestiche, mattoni ricoperti di calce e tempera, pareti imbiancate di ducotone. Restiamo a casa, davanti a uno schermo che ci proietta notizie dal mondo esterno invaso dalla maledizione che nel futuro sarà ricordata come la pandemia del secolo, perché ogni secolo, a conti fatti, ne ha avuta una. Questa volta è toccata a noi, 2019 - 2020. I sopravvissuti, invecchiando, potranno raccontarlo ai nipoti, come i nostri nonni o i nostri genitori ci raccontavano della seconda guerra mondiale, quella guerra terribile in cui migliaia di uomini, donne e bambini sono stati schiavizzati, imprigionati e ammazzati da uomini orribili in divisa. Quella guerra che anche oggi si combatte al di là del mare, in quei paesi lontani lontani in cui uomini, donne e bambini vengono imprigionati e massacrati da uomini orribili in divisa. Le guerre sono fatte da uomini orribili che massacrano altri uomini, donne e bambini.
Ma questa sarà una storia diversa, una storia in cui la guerra non è fatta da uomini orribili in divisa, beh non solo, questa è una guerra incomprensibile, una guerra in cui il carnefice è talmente furbo da trasformarsi in ognuno di noi, rendendoci uomini, donne e bambini orribili. Rendendoci carnefici di noi stessi indipendentemente dalla nostra volontà. Non è un suicidio, perché il suicidio è volontario, una persona sceglie liberamente di morire, questo è un omicidio involontario, una strage, a suo modo, naturale. Qualcuno la chiamerà selezione naturale, e potrebbe avere ragione. Ogni secolo ne ha avuta una, una specie di diluvio universale mandatoci in terra da dio per ridimensionarci, per farci capire che noi siamo uomini e non siamo dei. Allora preghiamo, piangiamo, promettiamo, giuriamo, invano perché noi uomini, non vogliamo essere solo "uomini" e, passata la tempesta, ritirate le acque, rasserenato il cielo, torniamo a essere quelli di sempre: uomini in divisa che massacrano uomini, donne e bambini; sadici che seviziano altri uomini e animali indifesi; manipolatori delle masse; sfruttatori e distruttori della natura; insaziabili arrivisti senza scrupoli; uomini che si credono dei!
No, noi non siamo mai cambiati e non cambieremo nemmeno in questo secolo. Passata questa tumultuosa tempesta, i superstiti racconteranno ai loro nipoti di come l'uomo sia riuscito a sconfiggere questo invisibile e orrendo nemico, racconteranno dei sacrifici fatti da uomini e donne coraggiosi, racconteranno di uomini e donne volontari per il bene comune, racconteranno delle nuove scoperte fatte da uomini saggi e illustri dottori, luminari della ricerca scientifica che hanno messo a rischio le loro vite per trovare una cura, un vaccino, un antidoto per sconfiggere il nemico Covid-19.
Racconteranno della strage, del coraggio, del sacrificio, della resistenza, ma non potranno raccontare del cambiamento, perché il cambiamento non ci sarà, perché continueranno a esserci ovunque su questa terra, uomini che sfruttano, seviziano, manipolano e massacrano altri uomini.
Maria Adele

Commenti

Post popolari in questo blog