di Euripide QUINTO EPISODIO SECONDO MESSAGGERO O casa, felice un tempo nella la Grecia intera, casa di Cadmo, il vecchio di Sidone, che seminò nella terra i denti del drago, del serpente razza della terra, come ti piango, e sono solo un servo, eppure… [per i servi onesti sono disgrazia i mali dei padroni] CORO Che c’è? Dalle Baccanti che novità ci porti? SECONDO MESSAGGERO Pènteo è morto, il figlio di Echìone. CORO Signore Bromio, dio ti riveli, grande! SECONDO MESSAGGERO Che dici? Che parole son queste? Tu, donna, sei felice per le disgrazie dei miei padroni? CORO Sono straniera io, e grido la mia gioia coi miei canti da barbara, euòi. Ora non tremo più per la paura, non sarò più in catene. SECONDO MESSAGGERO E credi che a Tebe non esistano più uomini…? […] CORO Dionìso, Dionìso, non Tebe ha su di me potere! SECONDO MES