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Se non la sposo... non muoio, in scena a Roccagloriosa!

http://www.giornaledelcilento.it/it/28-12-2013-teatro_se_non_la_sposo_non_muoio_va_in_scena_a_roccagloriosa-21392.html#.UsB3RvTuKSp

CHE SPLENDIDA DOMENICA CON I PICCOLI SOLITI IGNOTI!

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Sabato 12 e Domenica 13 ottobre I PICCOLI SOLITI IGNOTI portano in scena 'O CURTILE! Domenica li ho raggiunti a Benevento invitata a vedere la loro messa in scena e non posso che ringraziare i piccoli Grandi attori e le loro splendide famiglie. Una bellissima giornata con ragazzi pieni di vita e di curiosità e di altruismo, impegnati come sono con il loro Gruppo ANSPI, nel sociale.

'O CURTILE in scena a Benevento!

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Un gruppo di piccoli GRANDI attori I PICCOLI SOLITI IGNOTI dell'ANSPI di Benevento portano in scena la mia commedia comica 'O CURTILE. Chiamatemi pure presuntuosa, ma ne sono fiera. Fiera che a sceglierla e a interpretarla siano dei giovanissimi amanti del teatro, il futuro del teatro amatoriale e non sono proprio i giovani in cui io CREDO fermamente! GRAZIE PICCOLI IGNOTI, per me siete DEI GRANDI SUPER FAMOSI. Maria Adele Popolo

DIPENDENZA

DIPENDENZA “Scrivere è una esigenza vitale, improrogabile. Una droga. Scrivere ovunque, sugli scontrini della spesa, su frammenti di carta, sui muri, sulle mani. È un delirio ossessivo. Sarebbe un delirio estatico se solo fossi felice. Ma è un delirio ossessivo poiché non riesco a smettere più. E vorrei smettere. Mettere il punto conclusivo a questa esperienza. Dire addio a carta, penna, inchiostro, vocaboli, lettere e pensieri. Vorrei immergermi nel vuoto della imbecillità. Della deficienza più totale. Vorrei una scatola cranica trasparente e ripiena di niente. Invece no. Scrivo, meccanicamente. La mia mano è autonoma, i suoi muscoli non sono più controllabili dal mio sistema nervoso centrale, volontario. La mia mano è fatta di muscolatura liscia comandata dalle mie frattaglie neurovegetative. Intensa agonia viscerale, bisogno impellente della dose quotidiana. E quel che segna sulla carta, questi piccoli grafici senza senso, senza essenza, sono inc

LE BACCANTI

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di Euripide QUINTO EPISODIO SECONDO MESSAGGERO         O casa, felice un tempo nella la Grecia intera,         casa di Cadmo, il vecchio di Sidone, che seminò nella terra         i denti del drago, del serpente razza della terra,         come ti piango, e sono solo un servo, eppure…         [per i servi onesti sono disgrazia i mali dei padroni] CORO         Che c’è? Dalle Baccanti che novità ci porti? SECONDO MESSAGGERO         Pènteo è morto, il figlio di Echìone. CORO         Signore Bromio, dio ti riveli, grande! SECONDO MESSAGGERO         Che dici? Che parole son queste? Tu, donna,         sei felice per le disgrazie dei miei padroni? CORO Sono straniera io, e grido la mia gioia coi miei canti da barbara, euòi.         Ora non tremo più per la paura, non sarò più in catene. SECONDO MESSAGGERO         E credi che a Tebe non esistano più uomini…? […] CORO         Dionìso, Dionìso, non Tebe         ha su di me potere! SECONDO MES